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Il pinguino tra i banchi"Il pinguino tra i banchi" è un progetto che mira a creare e mettere a frutto le eccellenze nell'ambito dell'Open Source presenti nel territorio modenese. La collaborazione è finalizzata a promuovere la diffusione dell'Open source nelle scuole medie inferiori mediante azioni rivolte all'ammodernamento dei laboratori e alla formazione dei docenti. Per la sua complessità e ampiezza il progetto "Un pinguino tra i banchi" rappresenta un'iniziativa innovativa nel panorama italiano dell'Open Source per le scuole. MotivazioniLa maturità del software Open Source è testimoniata dalla continua crescita dei contesti aziendali e della pubblica amministrazione in cui tali soluzioni vengono adottate. Un'importante sfida per la diffusione dell'Open Source si gioca ora nel campo delle competenze umane per la gestione dei sistemi informatici e quindi mette in primo piano il mondo dell'educazione. Si ritiene che, per una reale diffusione del software Open Source, la formazione non possa limitarsi al solo contesto universitario, ma debba snodarsi lungo l'intero percorso formativo degli studenti, cercando di far conoscere queste tecnologie fin dai primi contatti tra alunni e mondo dell'informatica. Le scuole medie ed elementari si sono fino ad ora dimostrate caute rispetto all'adozione di software Open Source a causa della mancanza di competenze tecniche adeguate all'interno delle scuole e per l'assenza di un'offerta organica di supporto per affrontare i problemi legati alla transizione verso queste tecnologie. Da questo bisogno nasce il progetto "Il pinguino tra i banchi" finalizzato a promuovere la diffusione di strumenti informatici Open Source fin dalle scuole medie inferiori ed elementari, con un coinvolgimento sinergico tra Università, Comune e scuole medie superiori. ImplementazioneIl progetto, iniziato nel 2008 e ripetuto nel 2009, si è articolato in tre fasi esecutive. Il progetto è stato sostenuto da un rete di collaborazioni che ha coinvolto molteplici entità del territorio:
Dopo una prima fase preparatoria che ha portato alla definizione degli obiettivi del progetto e alla creazione della rete di collaborazioni alla base del progetto, ` iniziata la parte operativa del progetto. La prima fase operativa, inserita in un'esperienza di stage formativo, ha visto gli studenti del quarto anno delle scuole superiori (27 nel 2009 e 25 nel 2009) partecipare ad un periodo di formazione della durata di una settimana presso l'Università di Modena e Reggio Emilia. In questa fase l'esperienza maturata nell'ambito dei corsi universitari è stata utilizzata per insegnare a installare, configurare e fare manutenzione su PC equipaggiati con una distribuzione Ubuntu GNU/Linux, coprendo argomenti che spaziano dal partizionamento dei dischi fissi, alla configurazione di servizi di rete fino all'installazione e configurazione di software per la produttività e la didattica. Nella seconda fase, della durata di una settimana e anch'essa inserita in u contesto di stage, gli studenti si sono recati presso le scuole medie per gli interventi sui laboratori didattici, installando e configurando i PC. Un parte significativa delle macchine installate è stata fornita la LAPAM Federimpresa. In questa fase l'Università ha garantito, con il proprio personale, la supervisione e la risoluzione dei problemi durante gli interventi nelle scuole, mentre i docenti delle scuole medie hanno assicurato la disponibilità dei laboratori didattici per gli interventi. Infine, a completamento del progetto è stata avviata una serie di corsi di formazione per i docenti delle scuole modenesi di ogni ordine e grado. Personale universitario ha insegnato ai docenti come sfruttare al meglio le tecnologie Open Source a loro disposizione. Inoltre il Comune di Modena ha creato uno spazio con funzioni di help desk esplicitamente dirette al supporto delle scuole.
Il progetto rappresenta un'importante esperienza per la diffusione del software e della cultura Open Source in contesti scolastici sia per i risultati raggiunti che per i partecipanti coinvolti. Il progetto ha, infatti, consentito, in due soli anni, di dotare tutte le sette scuole medie modenesi di laboratori equipaggiati con le più recenti tecnologie Open Source. Inoltre l'esperienza si sta rapidamente diffondendo anche oltre il suo primo obiettivo, interessando scuole al di fuori del comune di Modena (a Sassuolo e Carpi) ed è in corso una valutazione per intervenire anche alle scuole elementari. Rassegna Stampa
Riccardo Lancellotti |